Abstract

Bianca Maria, a lady of the Este family, was a woman of recognised wit and great intelligence who, thanks to her erudition, was able to make her way in a world dominated by the presence and interests of men, earning their esteem. This work examines one of the epistles that Francesco Filelfo, driven by his admiration, addressed to Bianca Maria, the only female figure who appears as addressee of his im-mense collection of letters, a detail that is certainly not irrelevant. Bianca Maria, dama de la familia Este, fue una mujer de reconocido ingenio y gran inteligencia, que, gracias a su erudición, supo abrirse camino en un mundo dominado por la presencia y los intereses de los hombres, ganándose su estima. En esta obra se examina una de las epístolas que Francesco Filelfo, empujado por la admiración por la cultura de la mujer, dirigió a Bianca Maria, la única figura femenina que aparece como destinataria de su inmenso epistolario, un pormenor ciertamente no irrelevante. L’instancabile estro creativo del Filelfo (25 luglio 1398 – 13 luglio 1481) e la sua spregiudicata capacità di soddisfare con le sue lodi il desiderio di gloria dei potenti non lo trattennero dal confrontarsi anche con il genere epico. In questo lavoro è stato preso in considerazione un breve passo tratto dalla Sphortias, il poema dedicato a Francesco Sforza (23 luglio 1401 – 8 marzo 1466), in cui viene presentata la descrizione di una tempesta, topos letterario proprio dell’epica. A partire da questo exemplum, si è cercato, dunque, di mettere in luce i meccanismi della costruzione narrativa dell’opera che, pur affondando le radici nel mare magnum della tradizione epica, sembrerebbe presentare, forse non invano, delle interessanti innovazioni.

Full Text
Published version (Free)

Talk to us

Join us for a 30 min session where you can share your feedback and ask us any queries you have

Schedule a call