Abstract

<p>L’articolo discute la discussione tra Basilio ed Eunomio soffermandosi ad analizzare la risposta del vescovo di Cesarea alle due vie prese dagli argomenti subordinazionisti dell’anomeo. Il centro dell’attenzione argomentativa sarà posta sulle ricorrenze di σχέσις nell’Adversus eunomium di Basilio, per mostrare come l’attenzione alla relazione presente nei nomi divini rivelati non sia soltanto questione che tocca una teoria della nominazione, ma apre la via ad una estensione della metafisica in chiave relazionale, grazie alla quale si potrà formulare pienamente il dogma trinitario.</p>

Highlights

  • Sommario: L’articolo discute la discussione tra Basilio ed Eunomio soffermandosi ad analizzare la risposta del vescovo di Cesarea alle due vie prese dagli argomenti subordinazionisti dell’anomeo

  • Il centro dell’attenzione argomentativa sarà posta sulle ricorrenze di σχέσις nell’Adversus eunomium di Basilio, per mostrare come l’attenzione alla relazione presente nei nomi divini rivelati non sia soltanto questione che tocca una teoria della nominazione, ma apre la via ad una estensione della metafisica in chiave relazionale, grazie alla quale si potrà formulare pienamente il dogma trinitario

  • The article addresses the heart of the debate between Basil and Eunomius, pausing to analyze the Bishop of Caesarea’s response to the two ways presented in Eunomius’ subordinationism arguments

Read more

Summary

Ilaria Vigorelli**

Sommario: L’articolo discute la discussione tra Basilio ed Eunomio soffermandosi ad analizzare la risposta del vescovo di Cesarea alle due vie prese dagli argomenti subordinazionisti dell’anomeo. Il centro dell’attenzione argomentativa sarà posta sulle ricorrenze di σχέσις nell’Adversus eunomium di Basilio, per mostrare come l’attenzione alla relazione presente nei nomi divini rivelati non sia soltanto questione che tocca una teoria della nominazione, ma apre la via ad una estensione della metafisica in chiave relazionale, grazie alla quale si potrà formulare pienamente il dogma trinitario. Il tenore dei dibattiti teologici acquisisce il rilievo adeguato alla luce degli sviluppi della definizione dell’uguaglianza nella divinità del Padre e del Figlio, prima e dopo Nicea, specialmente nel dibattito con le diverse versioni subordinazioniste[2]. Basilio di cesarea e la sua attenzione alla relazione (σχέσις) nella contesa ilaria vigorelli ne fecero un criterio di subordinazione, che nel diversificare moltiplicava la sostanza del Figlio rispetto a quella del Padre. Le formulazioni che descrivevano il Figlio come ὅμοιος del Padre, e che divisero le fazioni nicene e antinicene lungo tutto il secolo, hanno avuto nella concezione della categoria di “relazione”, e della somiglianza da essa istituita, una differenziazione principiale[10]

Omoousiani e omeousiani
Essere e agire
Proprietà e relazione
Conclusione
Full Text
Paper version not known

Talk to us

Join us for a 30 min session where you can share your feedback and ask us any queries you have

Schedule a call

Disclaimer: All third-party content on this website/platform is and will remain the property of their respective owners and is provided on "as is" basis without any warranties, express or implied. Use of third-party content does not indicate any affiliation, sponsorship with or endorsement by them. Any references to third-party content is to identify the corresponding services and shall be considered fair use under The CopyrightLaw.