Abstract

Il trauma cranioencefalico, per la complessità della sua fisiopatologia, genera una grande varietà di quadri clinici. Il lavoro dell’equipe multidisciplinare consiste nel rispondere alle problematiche legate all’interazione dei disturbi neuropsicologici, psicoaffettivi, sensoriali, neuromotori e ortopedici. Il progetto di rieducazione si concepisce in una dimensione biopsicosociale, per proporre un accompagnamento personalizzato della persona traumatizzata cranica lungo tutto il suo percorso di risveglio e di ricostruzione. Questo articolo presenta i principi di rieducazione dopo un trauma cranioencefalico grave. I rieducatori (logopedisti, cinesiterapisti, ergoterapisti, psicomotricisti, ecc.) propongono delle sedute individuali e delle attività di gruppo che permettono un lavoro specifico, vario e complementare, che favorisce l’autonomizzazione della persona.

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