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  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27623
First Lady: Wilma Viscardini Donà, Eurolawyer
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Alessandro Rosanò

The paper aims at shedding some light on the life of Wilma Viscardini Donà, who was the first woman to be hired as adviser at the Legal Service of the European Commission, where she worked between the beginning of the Sixties and the beginning of the Seventies. The paper focuses on her time at the European Commission and the most important dossiers she worked on. Furthermore, it deals with her career as a lawyer litigating Community law cases.

  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27618
La lunga vita del giudizio arbitrale presso la Borsa di Trieste
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Paolo Rondini

L’articolo 1 del regio decreto n. 2325 del 1928 (Disposizioni per l’unificazione legislativa nei territori annessi al Regno) stabiliva che a partire dal 1 luglio 1929 dovessero entrare in vigore nei territori della vecchia monarchia austriaca annessi dal Regno d’Italia i codici italiani del diritto civile, commerciale e di procedura civile. Il successivo articolo 4 precisava, però, che «Fino a nuova disposizione l’ordinamento della Borsa Merci di Trieste continua a essere regolato dalle norme attuali ed è altresì mantenuto il giudizio arbitrale presso la Borsa di Trieste», perché il governo italiano prese atto di quanto fosse più conveniente conservare, anziché abrogare, le disposizioni speciali concernenti tale particolare tipologia di arbitrato commerciale. Di conseguenza, con l’approvazione del successivo decreto ministeriale del 21 giugno 1929 entrarono in vigore le nuove Norme di procedura relative al giudizio arbitrale presso la Borsa mercantile di Trieste, che recepirono nell’ordinamento italiano le vecchie disposizioni austriache contenute nello Statuto della Borsa di Trieste del 1912 concernenti lo svolgimento dei «giudizi arbitramentali», in modo da coordinarne il dettato con quello delle altre leggi italiane. Il modello asburgico così adattato alla realtà italiana dimostrò di essere particolarmente resiliente, visto che non fu abbandonato a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice di procedura civile del 1942, né tanto meno dopo la fine del fascismo e la nascita della Repubblica.

  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27615
Justice Holmes’s Response to Legal Formalism in Context: A View on the Cornerstone of a Realistic Approach to the Common Law
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Bogdan Lesiv

A realistic approach to common law is one of the most authoritative views on the role and potential of judges in law-making. American judge Oliver Wendell Holmes, Jr. was a mastermind of legal realism and held a very special position among his fellows. Conventionally, legal realism is considered a progressive and innovative movement of the late XIX and the first half of the XX centuries. However, as this study demonstrates in several respects, some of its proponents can be labelled conservatives who defended their view of the traditional approach of judge-made law. Realists inspired by Holmes countered the formalist trends within common law, which was initially and historically alien to them (e.g. Langdellism). The formalist methodology and its results were often reminiscent of the Reception of Roman Law, which ancient common law rejected. Not surprisingly, it was highly criticized as an imposition of artificially invented legal ideals on a particular society regardless of its real-life experience. Based on Holmes’s original writings and their credible interpretations, this survey aims to explore his anti-formalist approach within a broader context of its theoretical origins. It reveals the historical and legal roots of the ‘realism formalism’ antagonism in the common law, reflecting, as a result, the global contrast of two civilizational approaches to legal epistemology (common law v. civil law). Case-based conceptual legal thinking typical for common law is considered through the lens of Holmes’s findings on the process of gradual formation of legal principles. Realistic aspiration to ensure that law reflects the actual demands of the community is explained as a claim for real democracy as opposed to the formal one. A refreshing contextual view of Holmes’s teachings may unfold for a continental reader the possibility of treating the modern concept of deliberative democracy and models of constitutional interpretation, such as the living constitution or popular constitutionalism, from the perspective of a realistic approach.

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  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27619
La Grande Guerra nel Codice Rocco: percorsi normativi, argomentativi e ideologici del disfattismo politico
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Elisabetta D’amico

Durante la Grande Guerra nell’ottobre 1917, proprio in uno dei momenti di maggiore difficoltà nella conduzione della guerra, si inaugurava nell’ordinamento italiano, accanto alla censura della stampa delle note pagine bianche, la norma che andava a colpire la libertà di espressione di qualsiasi cittadino. La norma mirava a colpire non solo le notizie false o semplicemente scomode ma anche le voci ritenute disfattiste, ricomprendendo nelle voci sia commenti e sfoghi del singolo cittadino sia la propaganda organizzata antimilitarista, in primis quella socialista. Questa normativa eccezionale diventò la premessa storica e ideologica della repressione del disfattismo politico del codice Rocco. Più in generale, rivela come il regime fascista si sia appropriato della guerra non solo come momento fondante, ma anche come condizione esistenziale entro cui concepire la più importante legislazione fascista in materia penale e definire i rapporti interni tra individui e Stato e tra gli Stati. Lo studio intende seguire i percorsi normativi argomentativi e ideologici che dalla Grande Guerra, attraverso i provvedimenti del 1926, portarono alla definizione del reato di disfattismo del codice penale fascista.

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  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27627
Il giudice e lo storico. Per una storia della strage di Piazza della Loggia
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Floriana Colao

Questo saggio ricostruisce la storia dei processi celebrati per la strage di Piazza della Loggia – 28 maggio 1974, otto morti e oltre cento feriti – legata – come altre tra il 1969 e il 1980 – alla strategia della tensione. Al tempo della guerra fredda, per la paura del comunismo al potere anche in Italia, i Servizi opposero il segreto politico-militare agli inquirenti, depistarono le indagini, ritardarono di decenni la condanna dei responsabili, esecutori materiali, fiancheggiatori, mandanti; molti rimasero impuniti. In quegli anni la magistratura e la cultura giuridica avvertirono un campo di tensione tra le logiche del processo penale, inteso ad accertare la responsabilità dei singoli imputati, e la verità storica, anche oltre i ‘vincoli’ processuali. Il giudice si fece ‘storico’; la sentenza 22 luglio 2015 della Corte di assise di apppello di Milano considerò le risultanze dello stesso processo come «prova» e collocò la strage nel suo «contesto». La ricerca del ‘perchè’ dello stragismo porto al ‘chi’, nell’«ambito storico-politico, ma anche in quello giudiziario»; il 20 giugno 2017 la Cassazione confermò la strategia processuale, rendendo definitive le condanne di Carlo Maria Maggi – ‘capo’ indicusso di Ordine nuovo – e Maurizio Tramonte – collaboratore dei Servizi – all’epoca esponenti della «destra radicale di matrice eversiva».

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  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27630
Recensione a James Gordley, “The Eclipse of Classical Thought in China and in the West”, Cambridge 2022
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Antonio Padoa-Schioppa

Il libro che presentiamo è il frutto di un lungo lavoro compiuto da uno studioso ben noto e di alto profilo, autore di monografie ed opere di sintesi dedicate alla storia del diritto occidentale ed alla comparazione giuridica. Tre sono i fili principali di cui è intessuta la ricerca che porta il titolo sopra indicato: una storia del pensiero giuridico di ispirazione confuciana della Cina classica e moderna, un confronto con le vicende del pensiero giuridico occidentale nel quale si ravvisano inattesi parallelismi tra le due storie d’Oriente e d’Occidente, in terzo luogo una serie di riflessioni sull’auspicato ritorno a quella che l’autore definisce la concezione classica di entrambe le tradizioni.

  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27625
The Dialectic of the Rome Statute: Oppositeness and Unity of the Complementarity and Corrective Function of the International Criminal Court
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Dikran M Zenginkuzucu

Under international law, it is each State’s obligation and responsibility to recognize the most serious crimes committed against the international community, as well as criminalize and conduct effective investigations and prosecution of them. The establishment of a permanent International Criminal Court, whose well-known complementarity principle is one of its central tenets, has finally emerged as a pillar in the fight against the impunity of international crimes. The article derives from various implementations a test for determining the characteristics and functions of the correction function of international law, thus presents the argument that the Rome Statute’s complementary role provides a corrective function.

  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27628
Strategie stragiste, strategie golpiste e strategie processuali. Riflettendo sulla memoria della strage di Piazza Della Loggia e delle strategie eversive e di occultamento della verità nella storia italiana degli anni Sessanta e Settanta
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Claudia Storti

Ricordare la tragedia di piazza della Loggia a Brescia secondo le linee del convegno Stragi e strategie. Questioni di giustizia verità e memoria ha indotto a ripercorrere le tappe di dieci anni di storia italiana: anni devastati dai tentativi di abbattere i principi della costituzione democratica. Le strategie dei movimenti della destra eversiva furono architettate per incutere terrore e disorientamento nei cittadini. Dal punto di vista ideologico e politico, l’eliminazione del principio dell’equilibrio dei poteri fu perseguito con tre tentativi di colpi di Stato tesi ad instaurare governi autoritari. Alla volontà di indebolire ulteriormente la magistratura e di eliminare i «giudici rossi», si sono aggiunte numerosissime ‘deviazioni’ per impedire o alterare le indagini sui responsabili, mandanti ed esecutori, della strage ed è stato impossibile il completo accertamento della verità processuale e storica. Sono tutti aspetti facilmente tracciabili attraverso il «groviglio processuale» che non ha ancora consentito di fare completa giustizia a cinquant’anni dal tragico 28 maggio 1974, dopo cinque fasi istruttorie e tredici processi.

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  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27621
“Particolari ed eccezionali forme di produzione giuridica”. Giuseppe Codacci-Pisanelli (1913-1988) e l’introduzione del decreto-legge nella Costituzione italiana
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Raffaele Marzo

Il saggio analizza la posizione di Giuseppe Codacci-Pisanelli (1913-1988), accademico e costituente, sul tema dell’introduzione del decreto-legge nella Costituzione. Disdegnando l’approccio meramente biografico – già noto e divulgato –, l’approfondimento offerto investe unicamente la vicenda scientifica di Codacci-Pisanelli rispetto alla teorizzazione della necessità quale condizione legittimante il ricorso del Governo ai provvedimenti provvisori con «efficacia di legge ordinaria», poi trasfusa nel dibattito assembleare. L’accennata teorizzazione – ascrivibile, per certi versi, alle originarie e più significative espressioni della scuola italiana di diritto pubblico fondata da V.E. Orlando – non fa ritenere che la necessità «possa essere interpretata come fonte del diritto in se stessa»; tuttavia, essa manifesta uno di quei casi «in cui debbono ammettersi particolari ed eccezionali forme di produzione giuridica». Rispondendo all’esigenza di vivificare il pensiero giuridico di Codacci-Pisanelli, lo scritto, sul finire, relaziona la costruzione costituzionale che si è poi determinata nella Costituzione repubblicana con l’ultimata elaborazione che ha portato a compimento la stesura dell’art. 77 e la complessa gamma del fenomeno, tanto alla luce delle esigenze del procedimento legislativo, quanto delle relazioni fra soggetti politico-costituzionali.

  • Research Article
  • 10.54103/2464-8914/27626
Note su “Stragi e strategie. Questioni di giustizia, verità e memoria”. 8 maggio 2024, Brescia
  • Dec 23, 2024
  • Italian Review of Legal History
  • Elisabetta Fusar Poli

Le brevi note intendono illustrare il contesto dal quale ha avuto origine il convegno commemorativo della Strage di Piazza Loggia a Brescia (28 maggio 1974), organizzato grazie alla sinergia fra Università, istituzioni culturali e tessuto sociale cittadini e tenutosi presso il Dipartimento di Giurisprudenza. Lo hanno animato due testimoni di quella tragedia, umana e civile, e due importanti storiche del diritto: stragismo, eversione, terrorismo, Stato e apparati deviati, verità, giustizia e società civile sono alcuni dei temi che, valorizzando la memoria attraverso la storia, sono stati affrontati nei contributi al convegno, ai quali ora è data veste scritta in questa rivista.