Abstract

The present paper discusses the results of an action-research study involving a 15-year-old student who was diagnosed with severe dyslexia after coming to Italy through international adoption. The study investigates the literature on language acquisition in cases of early deprivation and the implications of the phonological deficit in students with dyslexia in a foreign language learning environment. The essay also reports the results of a learning program concerning phonological awareness that has been delivered in a two-month period to the student. The program outlines a possible methodological and practical framework for raising phonemic awareness in secondary school students with dyslexia and offers suggestions for classroom practice.

Highlights

  • The present paper discusses the results of an action-research study involving a

  • 15-yearold student who was diagnosed with severe dyslexia

  • The study investigates the literature on language acquisition in cases

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Summary

Introduzione

Nello studio di caso qui esposto è stato realizzato un programma glottodidattico di sensibilizzazione fonologica in inglese come LS (lingua straniera) per una studentessa dell’età di 15 anni proveniente da adozione internazionale, alla quale era stato diagnosticato un DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) multidimensionale con una significativa destrutturazione linguistica. La regolamentazione scolastica italiana presenta in termine di adozione delle Linee di Indirizzo aggiornate («Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati», 14 dicembre 2014), che introducono una novità rispetto alla normativa precedente relativa ai bambini stranieri. Le Linee di Indirizzo del 14 dicembre indicano le aree critiche di questi minori nello sviluppo delle abilità CALP (Cognitive Academic Language Proficiency), rispetto alle BICS (Basic Interpersonal Communicative Skills) nella lingua italiana; le Linee di Indirizzo citano specificamente le criticità di apprendimento rilevate nei 14 mila bambini provenienti da adozione internazionale in Italia nel periodo 2010-13, a cui la scuola cerca di dare una risposta risolutiva con il sostegno di tutor e mediatori linguistici. Nonostante la mancanza di riferimenti espliciti, la normativa scolastica italiana mette in rilevo la presenza di uno svantaggio linguistico per i bambini che provengono da adozione internazionale, dovuto alla deprivazione dell’ambiente linguistico di riferimento e all’inserimento in una nuova lingua (semi-linguismo)

Second first language acquisition e l’ipotesi del periodo critico
Effetti della deprivazione a livello neurolinguistico
Le basi sociali del linguaggio nella linguistica cognitiva
Lo sviluppo della consapevolezza fonologica
Presentazione del caso: la documentazione e la diagnosi
Il programma di sensibilizzazione fonologica
Il sillabo
La Lesson planning structure
Objectives
L’osservazione sistematica e-ISSN 2280-6792
Analisi dei dati e conclusioni
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