Abstract
Questo contributo si propone di rileggere l'esperienza dei disoccupati organizzati di Napoli alla luce del concetto di "posta in gioco" di Touraine. Ci siamo dunque chiesti: qual è la posta in gioco per la quale si mobilitano i disoccupati organizzati? E inoltre è lecito definirlo "nuovo movimento sociale" nel senso attribuitogli da Touraine? Dopo aver descritto l'evoluzione del ciclo di lotte dei disoccupati organizzati, che comincia a metà degli anni Settanta del secolo scorso, passiamo a individuare la posta in gioco delle mobilitazioni dei disoccupati organizzati in una diversa rappresentazione di sé come componente del proletariato marginale, non in quanto "lazzari", e nella conseguente ricerca di forme di riconoscimento non solo sul piano identitario e culturale ma anche politico e sindacale.
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