Immigrazione, dignità, diritti e fattore religoso: test epocale per le democrazie costituzionali

Abstract

Movement of people from one place to another to settle in a new location. Immigration is no longer an emergency, but a structural phenomenon, which impacts on State law, especially the parts concerning regular and irregular migrants as well as the reception system. Exposed to social and electoral pressures, that phenomenon produces uncertain and precarious legal status. This paper analyses them by focusing on the Italian legal system and the fact that immigration constitutes a crucial test for constitutional democracies and, more generally, for Western constitutionalism. In these contexts, the effective protection of dignity should be combined with fundamental rights and freedoms, including those pertaining to religion. Theoretical assumptions, however, are not always reflected in the daily life, least of all in the area of immigration. Movimento di persone da un luogo a un altro per stabilirsi in una nuova posizione. Ha da tempo dismesso i panni dell’evento emergenziale per indossare le vesti del fenomeno strutturale. Elementi, questi, che impattano sulla disciplina del fenomeno migratorio, a cominciare dalla parte riguardante i migranti regolari e irregolari nonché il sistema dell’accoglienza. Esposti a informi pressioni sociali ed elettorali, generano quadri giuridici incerti e precari. Il presente lavoro li analizza focalizzando l’attenzione sull’ordinamento italiano e partendo dal fatto che il suddetto fenomeno costituisce un cruciale banco di prova per le democrazie costituzionali e, più in generale, per il costituzionalismo occidentale. L’effettiva tutela della dignità dovrebbe in questi contesti far corpo con i diritti e le libertà fondamentali, compresi quelli afferenti alla professione di fede. Gli assunti teorici, tuttavia, non sempre trovano riscontro nella quotidiana fatica dell’esperienza umana, tanto meno in tema di immigrazione.