Abstract
In 1983 the eminent Egyptian linguist Tammām Ḥassān (1918-2011) wrote al-Tamhīd fī iktisāb al-luġa al-ʿarabiyya li-ġayr al-nāṭiqīn bi-hā (Introduction to the Acquisition of Arabic Language by Non Arabic Speakers), an essential work in the field of Teaching Arabic as a Foreign Language, where he theorised his three-level approach for the acquisition of Arabic language by non Arabs consisting of the first level of knowledge, the second of comprehension and the third, the ‘enjoyment level’ (marḥalat al-istimtāʿ). The aim of the study is to shed light on the third level of language acquisition, which allows learners to detect the beauty of a text and results particularly interesting since it considers certain aspects that characterise Arabic language specificity and legacy such as literary taste (taḏawwuq adabī), stylistic embellishments, figures of speech, etc.
Highlights
he theorised his three-level approach for the acquisition of Arabic language by non Arabs consisting of the first level of knowledge
which allows learners to detect the beauty of a text and results
Al-Riyāḍ: Mahad talīm al-luġa al-ʿarabiyya, Ğāmiat al-Imām Muḥammad ibn Saūd al-islāmiyya
Summary
Il periodo che sta a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta fu un momento assai significativo per la didattica dell’arabo a non arabofoni – anche nota a livello internazionale come Teaching Arabic as a Foreign Language –, area nella quale si colloca il presente contributo. Oltre a ciò un altro obiettivo dell’articolo è fare luce su un autore ancora insufficientemente celebrato dagli studiosi non arabi, ancor più se messo in relazione alla sua opera al-Tamhīd fī iktisāb al-luġa al-ʿarabiyya li-ġayr al-nāṭiqīn bi-hā (d’ora in poi abbreviata al-Tamhīd fī iktisāb al-ʿarabiyya) dedicata alla didattica dell’arabo a non arabofoni e analizzata nel presente contributo. Prima di passare alla trattazione, è doveroso precisare che la varietà linguistica considerata in questo contributo è l’arabo standard moderno (al-luġa al-ʿarabiyya al-fuṣḥà al-ḥadīṯa), non tanto per una particolare linea di pensiero, quanto piuttosto perché essa è la variante generalmente considerata dagli studiosi arabi nel campo della didattica dell’arabo a non arabofoni, incluso Tammām Ḥassān, il quale si espresse più volte nettamente a favore dell’insegnamento dell’arabo standard – o semplicemente ‘arabo’ come si troverà di seguito – essendo contrario quindi a quello delle varietà colloquiali. In tal senso l’obiettivo del contributo è anche quello di chiarire brevemente la linea di pensiero di Ḥassān, la quale forgia la sua rappresentazione della lingua araba e dalla quale scaturisce, di conseguenza, la sua teoria glottodidattica
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